Il termine “economia circolare” è apparso in antitesi al modello economico “prendere, produrre, smaltire”. Adesso, i cicli di vita dei prodotti diventano sempre più brevi grazie allo sviluppo di tecnologie e cicli di distribuzione più rapidi.
Il fast fashion e l’elettronica costituiscono un buon esempio. Ciascuno di noi, in quanto cliente, è incoraggiato a consumare di più, poiché i prodotti acquistati diventano rapidamente obsoleti. Questo ci pone di fronte all’importante problema ambientale dei rifiuti.
Qual è il principio di base di un’economia circolare? La Commissione europea la definisce come segue: “I rifiuti e l’uso delle risorse sono ridotti al minimo e quando un prodotto raggiunge la fine della sua vita, viene riutilizzato per creare ulteriore valore1”.
I telefoni cellulari sono un altro esempio. Di solito, dopo 1 o 2 anni di utilizzo, le persone vogliono un nuovo modello. Tuttavia, il telefono che a loro non serve più potrebbe interessare a qualcun altro. Sarà quindi rinnovato e rivenduto; e una volta che smette di funzionare, i suoi componenti saranno riutilizzati per la produzione.
La figura 1 illustra un ciclo di vita del prodotto rappresentato da due cerchi: “produrre-consumare-arricchire” per materiali biologici e “produrre-usare-restituire” per materiali tecnici2 (fonte: Ellen MacArthur Foundation).
L’economia circolare aiuta quindi a mantenere i prodotti in circolazione il più a lungo possibile e quindi a recuperarne parti e materiali alla fine della vita del prodotto.
Un numero crescente di aziende sta ora adattando l’approccio dell’economia circolare a causa di una crescente varietà di sfide ambientali (rifiuti, inquinamento, carenza di risorse) e vincoli normativi. In molti Paesi, ad esempio, i fabbricanti di prodotti elettronici sono obbligati ad occuparsene a fine vita. In Europa, ciò è regolato dalla Direttiva sui rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche (WEEE) (2012/19/UE), che obbliga i produttori a raccogliere, riciclare e recuperare tutti i tipi di prodotti elettrici.
Organizzare la reverse logistics delle merci è diventato un obbligo per i produttori di elettronica di consumo. Allo stesso tempo, ciò consente loro di generare entrate extra e creare un’immagine positiva per il proprio brand in termini di CSR.
Il passaggio ad un’economia circolare crea quindi nuove opportunità commerciali per le aziende di reverse logistics. GEODIS ha implementato un centro di recupero dei prodotti in Germania che offre una seconda vita alle apparecchiature ad alta tecnologia.
GEODIS ha numerosi centri di reverse logistics in tutto il mondo, tra cui un sito chiave a Nieder-Olm, in Germania. In una struttura di oltre 23.000 mq (dati 2017), i dispositivi elettronici vengono rielaborati per ridare loro una nuova vita.
GEODIS svolge tutti i tipi di attività per preparare prodotti indesiderati, danneggiati o di fine leasing da riutilizzare, ottenendo il massimo valore da essi e dai loro componenti.
A volte, i prodotti giunti a metà del proprio ciclo vita devono solo essere ispezionati, puliti e rinnovati per la rivendita. Durante il trattamento delle apparecchiature IT, GEODIS effettua test di verifica dei prodotti utilizzando speciali software di operatività e configurazione. Questo garantisce la cancellazione dei dati personali dell’utente precedente.
Svolgiamo anche operazioni di riparazione, riducendo il numero di prodotti con piccoli problemi che devono passare attraverso la fase di riciclaggio/smaltimento, prolungando così la durata del prodotto.
Una volta che un articolo è stato recuperato, riparato ed il relativo software è stato installato, conduciamo attività di remarketing. Definiamo un prezzo appropriato per il prodotto in base all’analisi dei dati, quindi lo mettiamo in vendita nel canale di maggior valore, che si tratti di e-commerce, vendite tramite intermediari o altri canali.
Potremmo non riuscire a cogliere il valore nascosto nel materiale dismesso di elettronica di consumo. Anche se l’articolo non è riparabile, può contenere un notevole valore nelle sue parti di ricambio e nei materiali.
Nei centri di reverse logistics di GEODIS, i prodotti a fine vita vengono smontati a pezzi in modo che le loro parti di ricambio possano essere riutilizzate in un processo di produzione o in un servizio di riparazione. Alcuni materiali (come oro, alluminio, rame, ecc.) possono essere venduti a mercati specializzati. Questo processo è chiamato Urban Mining – ricavare elementi da rifiuti, prodotti e edifici dismessi.
Ci assicuriamo di condurre le nostre operazioni di riciclaggio e corretto smaltimento in conformità con la Direttiva sui rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche, con particolare attenzione alla sicurezza durante il trattamento di prodotti pericolosi.
GEODIS svolge, pertanto, un ruolo ambientale concreto, poiché i prodotti vengono riciclati attraverso canali appropriati e gli scarti da discarica sono ridotti al minimo (meno dell’1%).
I principi dell’economia circolare possono essere implementati nella logistica, come evidenziato dai dispositivi elettronici.
Allo stesso tempo, le attività di reverse sono abbastanza sviluppate per gli articoli high tech e automobilistici e possono anche essere applicate ad altri tipi di prodotti, come i beni di consumo a rapida esauribilità (vestiti, cibo, bevande, ecc.).
La raccolta e l’elaborazione di prodotti a metà e a fine del proprio ciclo di vita richiedono tutti competenze specialistiche. Affidare queste operazioni a un fornitore 3PL può fornire benefici sia ambientali che finanziari.
Fonti:
1 https://ec.europa.eu/growth/industry/sustainability/circular-economy_en
2 Ellen MacArthur Foundation – Introduzione all’economia circolare – Fascicolo sull’economia circolare https://www.ellenmacarthurfoundation.org/
GEODIS è presente in Italia da diversi decenni nei settori dell’autotrasporto, del trasporto aereo e marittimo e della logistica contrattuale e intende continuare ad espandersi. In particolare, il settore della logistica contrattuale offre molte opportunità e il nuovo management, guidato da Christophe Boustouller, avrà il compito di dare nuovo impulso a queste attività nel lungo periodo. L'Italia è il terzo Paese europeo in termini di produzione industriale e l'offerta di prodotti Geodis deve essere adattata alle sfide e al potenziale di questo Paese per sostenere la crescita dei suoi clienti.