La pandemia di Covid-19 ha rivelato l’importanza di una supply chain efficiente ed efficace. La distribuzione di mascherine e disinfettanti per le mani, il rifornimento di negozi e centri sanitari e l’organizzazione di campagne di vaccinazione hanno richiesto un’intensa mobilitazione da parte delle autorità pubbliche e degli operatori sanitari per impostare una logistica di emergenza adattata ai nuovi vincoli.
La campagna di vaccinazione Covid-19, iniziata il 27 dicembre 2020, è stata una sfida senza precedenti per la logistica, che ha accelerato bruscamente nella prima metà del 2021 e, successivamente, quando i vaccini hanno iniziato a essere offerti alla popolazione generale.
L’urgente necessità di velocizzare la consegna dei vaccini e le limitazioni specifiche dei vaccini a RNA messaggero (Pfizer, Moderna), che devono essere conservati a temperature controllate e richiedono soluzioni di trasporto specializzate, hanno imposto agli specialisti della logistica di trovare soluzioni innovative. È stata utilizzata la blockchain (un sistema per la memorizzazione e la trasmissione sicura dei dati) per sviluppare nuove soluzioni di trasporto che stanno inaugurando una nuova era per il trasporto dei prodotti sanitari.
Sebbene i vaccini anti-Covid-19 non siano ovviamente i primi ad essere distribuiti su una scala così vasta, questa campagna ha rappresentato una novità sotto molti aspetti.
In primo luogo, ovviamente, vi è l’urgenza della situazione. l’impennata del numero di casi e di ricoveri da una settimana all’altra, e l’indebolimento della società e dell’economia causato dal lockdown, hanno messo in moto una corsa contro il tempo. In pochi mesi, si sono dovuti identificare schemi logistici idonei, resi ancora più complessi dal fatto che, come osservato in precedenza, i vaccini a RNA messaggero implicano requisiti di temperatura rigorosi.
Di norma, i fornitori di logistica sono abituati a gestire consegne a temperatura controllata tra 2°C e 8°C. Tuttavia, le molecole contenute nelle dosi prodotte da Pfizer sono fragili e devono essere conservate a una temperatura di -70°C (le dosi di Moderna devono essere trasportate a -20°C).
È stato necessario progettare imballaggi speciali e produrre grandi quantità di ghiaccio secco.
Le autorità sanitarie hanno stabilito raccomandazioni rigorose, richiedendo che i vaccini fossero iniettati entro cinque giorni dal loro rilascio dal magazzino. Era essenziale ottenere la conformità rapidamente.
In seguito, a causa del divario tra offerta e domanda, gli specialisti della logistica hanno dovuto lavorare secondo il principio “just-in-time”, più complesso da gestire, e affrontare il generale rallentamento dei trasporti.
La pandemia ha avuto anche un impatto notevole sui trasporti aerei, marittimi e terrestri. In circostanze normali, gli aeromobili per il trasporto di passeggeri trasportano quasi la metà del traffico aereo cargo mondiale. Tale traffico ha subito un notevole rallentamento all’inizio della pandemia per poi rimanere in calo, seppure in misura minore. Nel frattempo, il trasporto marittimo è stato quanto meno complicato a causa delle esigenze specifiche dei vaccini a RNA messaggero: un container specializzato può essere conservato a -30°C, una temperatura sufficiente per le dosi di Moderna, ma non per quelle di Pfizer. Inoltre, bisognava considerarel tempo di consegna di cinque giorni… Infine, anche il trasporto su strada, essenziale per consegnare i prodotti alla popolazione, ha dovuto fare i conti con i vincoli di tempo, temperatura e sicurezza. Le spedizioni valevano diversi milioni di euro e i convogli erano “degni di un film di James Bond”.
La posta in gioco per il settore sanitario, sociale e politico era enorme. I cittadini volevano ricevere il vaccino il più rapidamente possibile, mentre l’intera organizzazione logistica doveva essere riprogettata. Rispondere alla sfida richiedeva un mix di inventiva e innovazioni concrete.
La necessità di consultare gli esperti di logistica è diventata rapidamente evidente, in particolare in termini di controllo della catena del freddo e di tracciabilità dei prodotti.
Gli specialisti, di concerto con le autorità sanitarie, hanno cercato il modo migliore per soddisfare i requisiti di tempi di consegna brevi e rendere i processi più fluidi.
Per poterlo fare, alcuni esperti di logistica si sono rivolti alla blockchain, una tecnologia per l’archiviazione e l’invio di informazioni che opera in assenza di un organismo centrale e quindi garantisce alti livelli di sicurezza e trasparenza.
Questo è stato il caso di GEODIS, che ha gestito la logistica tra i suoi magazzini a Val de Reuil e i 45 centri di distribuzione in tutta la Francia.
Durante il trasporto, le temperature erano registrate dall’inizio alla fine e i dati venivano trasmessi manualmente ai farmacisti, responsabili di certificare e autorizzare la consegna finale dei vaccini. Il processo richiedeva fino da un giorno lavorativo, con un tasso di risposta positiva di quasi il 99%.
Ma grazie ad una soluzione blockchain fornita da IBM, è stato condotto un test per automatizzare il recupero dei dati. A meno che non venisse rilevata una situazione delicata (nel qual caso era necessario l’intervento del farmacista), tale soluzione consentiva l’automatizzazione delle approvazioni fornendo dati certificati, affidabili e inalterati.
In questo modo, i team GEODIS sono stati in grado di risparmiare 12 ore ed accelerare la distribuzione dei vaccini. Questa innovazione ha anche limitato la quantità di vaccini che dovevano essere scartati a causa di pratiche di logistica inadeguate o di una tracciabilità insufficiente delle dosi. La soluzione, presentata al governo e alle autorità sanitarie nel luglio 2021, è ancora in fase di implementazione. Tuttavia, ha dimostrato il proprio valore e quello della blockchain nella logistica, nonché dell’innovazione in generale.
Il settore sanitario sta attraversando una trasformazione generale che va oltre i vaccini più recenti introdotti sul mercato e la pandemia. La globalizzazione, le varie crisi che si susseguono e la concentrazione degli operatori hanno reso le supply chain sempre più complesse. Le richieste continuano a moltiplicarsi, sia a livello locale che regionale.
Per gli operatori del settore, l’intera strategia di esternalizzazione logistica deve essere ridefinita e razionalizzata alla luce di questi sconvolgimenti. I piani di trasporto devono essere ottimizzati e devono essere integrati strumenti digitalizzati.
In unambiente digitale competitivo e in rapida evoluzione, sono emersi nuovi attori, che cercano di rendere la supply chain più reattiva ed efficiente, anche in caso di potenziali interruzioni. Come abbiamo visto, la blockchain può aumentare il grado di tracciabilità.
Anche le cosiddette soluzioni “Control Tower” - soluzioni a “torre di controllo”- contribuiscono all’impresa. Si tratta di tecnologie che offrono ai clienti piena visibilità sull’inventario lungo tutta la catena di approvvigionamento. Le informazioni logistiche sono facili da visualizzare e controllare e gli utenti possono rispondere rapidamente al minimo problema del sistema, come una violazione della temperatura.
L’innovativo progetto blockchain di GEODIS e IBM è stato riconosciuto con due premi interni. Di conseguenza, verrà lanciata una nuova offerta permanente per l’industria farmaceutica, in modo da poter condividere più ampiamente i vantaggi di questa soluzione innovativa.
GEODIS è presente in Italia da diversi decenni nei settori dell’autotrasporto, del trasporto aereo e marittimo e della logistica contrattuale e intende continuare ad espandersi. In particolare, il settore della logistica contrattuale offre molte opportunità e il nuovo management, guidato da Christophe Boustouller, avrà il compito di dare nuovo impulso a queste attività nel lungo periodo. L'Italia è il terzo Paese europeo in termini di produzione industriale e l'offerta di prodotti Geodis deve essere adattata alle sfide e al potenziale di questo Paese per sostenere la crescita dei suoi clienti.